Imparare a sorridere .. con gli Arlecchini d Teorema Fornasari


Introduzione alla Mostra "Arlecchini"
di Teorema Fornasari:
Rapallo
8 Settembre 2011

Ho accettato di buon grado e sono onorato di poter contribuire con qualche mia riflessione ad introdurre la mostra di Teorema: artista che ho conosciuto in rete e poi di persona nella mia città, Genova.

Faccio lo psicoanalista ed il mio lavoro, in particolare nella psicoanalisi di gruppo, ha portato a sfruttare moltissimo materiale artistico musicale, visivo, multimediale, per aprire nelle persone spazi mentali, occlusi, sconosciuti, invisibili, che coincidono con la capacità creativa, ovvero di vedere, vivere la vita, generarla in maniera nuova, rigenerante.. attraverso un percorso di consapevolizzazione.

Il nostro inconscio comunica attraverso i sogni, i sogni sono immagini notturne gravide di simboli, e tutt'altro che la ripetizione tautologica di ciò che è accaduto il giorno prima, moltissimo materiale simbolico è sovrapponibile tra la situazione onirica e le arti figurative, opere che che spesso ci colpiscono ad impatto, senza una ragione specifica, e proprio come i sogni ci colpiscono a prescindere. Un sogno, come un quadro spesso ci dà la sensazione immediata che ciò che abbiamo visto oniricamente ci riguarda.... anche se non sappiamo perché, e nemmeno che cosa significhi....

Ho già utilizzato del Materiale di Teorema in un gruppo tematizzato sulla creatività, con ottimi risultati, ovvero le sue immagini hanno fatto realmente da stimolo, da guida alla sensibilizzazione e produzione creativa di persone in analisi con me. Questo risultato è importante perché conferma il ruolo della creatività nella funzione terapeutica, ovvero nel curare il malessere psichico; quest'ultimo nelle sue forme si manifesta anche con la percezione del "no way out" , nel non avere vie d'uscita. La creatività peraltro "genera" espressioni, forme che creano lo spazio per visioni alternative e quindi maggiori possibilità di scelta… anche nell'uscita dal malessere.

Vorrei anche sottolineare l'aspetto "terapeutico" che Teorema intende negli arlecchini citando Chaplin , "un giorno senza un sorriso è un giorno perduto.." oppure " vietato non sorridere.." , Arlecchini significa, sorriso ma sopratutto capacità di sorridere, capacità di buona ironia (non sarcasmo). Sorridere significa cogliere una metafora, una analogia, sorridere significa "intelligenza emotiva" ingrediente essenziale per il nostro equilibrio mentale. Quindi permettiamo agli Arlecchini di irrompere nella vita con tutta la loro potenzialità creativa di movimento e di colore.

Oggi Viviamo un momento di grande cambiamento, anche attraverso questa crisi economica globale che dimostra il fallimento di una visione antropologica, di matrice occidentale; purtroppo chi è responsabile degli squilibri economici sono individui che hanno precise e circostanziate responsabilità insieme ad una matrice psicopatica nella gestione della governance globale. Questi sfruttano molto i media ufficiali per generare situazioni di ansia, di instabilità collettiva, di situazioni di tipo depressivo, si chiama "shock economy" e la si utilizza per controllare meglio la situazione, partendo dal presupposto che più la gente è sotto shock più è controllabile o reagisce in modo "convenzionale".. p. es. deprimendosi.
Lo stato depressivo, che oggi ha sicuramente maggior spazio per le contingenze, per il senso di vuoto… se non volge verso una "depressione creativa" tende ad incistarsi; peraltro l'introduzione della creatività ed anche del sorriso aprono risorse e visioni che nello stato primario (depressivo) sarebbero state impensabili.

Un ultimo e non meno importante riconoscimento sul senso della produzione artistica di Teorema, è il suo "Manifesto" .
Se posso esprimere una sintesi di questo manifesto direi che "il significato dell'arte è contribuire alla trasformazione del mondo", può sembrare presuntuoso, ma il lavoro di trasformazione del mondo è fatto di piccoli passi, è lento, è fatto di grande consapevolezza, anche consapevolezza del proprio sorridere, del proprio saper sorridere.

E' ben nota una frase di
Dostoevskij "la bellezza salverà il mondo" , è una citazione del principe Miškin nel romanzo l'Idiota: L'aspetto più difficile, non è tanto "ridere" quanto imparare a sorridere il percorso artistico è cogliere la bellezza, generarla, crearla, richiamarla, declinarla, per salvare e trasformare il nostro mondo..

Buon sorriso a tutti

Paolo Cogorno